Verona-Lazio, le PAGELLE di Guido De Angelis

Le Pagelle del nostro direttore, Guido De Angelis, dopo il match tra Verona e Lazio, terminato 1-1 con reti di Pedro e Ngonge.

 

PROVEDEL 7,5 – Non potrebbe nulla sul palo di Lazovic, ma nel primo tempo ci salva dallo svantaggio con una paratona su Depaoli. Nella ripresa si ripete su Doig. Molto impegnato rispetto al solito, oggi ci regala un punto.

MARUSIC 5 – Nullo in avanti, in fase difensiva dietro soffre terribilmente Lazovic e Doig. Regge negli uno contro uno, ma a volte commette errori di posizionamento non da difensore.

CASALE 5 – Brutta serata. Passivo, lento, guarda saltare Ngonge perdendosi la marcatura in occasione del gol del pareggio. Passo indietro.

ROMAGNOLI 6 – Quello che sbaglia di meno della retroguardia, contiene Lasagna senza patemi. Quando l’avversario attacca a volte si schiaccia troppo verso la porta. Comunque sufficiente.

HYSAJ 5,5 – Primo tempo discreto, secondo tempo difficile. Qualche errore in appoggio di troppo, poi un assist quasi perfetto a Doig che chiama Provedel all’intervento prodigioso. Prima insufficienza dopo tante ottime gare.

MILINKOVIC 6 – L’arbitro Ayroldi non gli fischia mezzo fallo a favore, invertendo tutte le decisioni. Viene malmenato per tutta la partita e non riesce mai a concludere. Fisicamente trova pane per i suoi denti, perché i difensori del Verona sono strutturati e nei duelli aerei si fanno valere. Nel primo tempo servirebbe un cioccolatino a Immobile, che spreca. Tra gli ultimi a mollare.

CATALDI 5,5 – Bene nella prima frazione, nella ripresa sbaglia tanto. Aveva preso una botta al quadricipite che lo ha condizionato molto. Non ha un sostituto, è evidente.

VECINO 5 – Entra al posto di Cataldi per l’ultima mezz’ora, ed è impalpabile come al solito. Lentissimo.

LUIS ALBERTO 4 – Irritante e fuori partita, come sempre quando i ritmi sono più alti e l’avversario lo pressa. Si esonera dalla fase difensiva, tocca pochissimi palloni e quelli che tocca li regala ai rivali. Gestione dei corner avvilente. Dei calci piazzati, anzi: la punizione che calcia a cinque minuti dal termine è lo specchio dell’ennesima gara sottotono.

ZACCAGNI 5,5 – Fa ammonire tre giocatori del Verona, ma alla fine il giallo lo prende sempre anche lui. Non è in serata, non si accende quasi mai e riesce solo a produrre un cross col sinistro su cui Pedro non riesce ad arrivare. Nel recupero avrebbe la chance per portare a Roma i tre punti, ma col tacco non riesce a battere Montipò. In calo.

IMMOBILE 5,5 – Al momento della sostituzione scuote la testa perché vorrebbe aiutare i compagni, ma la condizione fisica non lo assiste e questa sera Hien lo prende a uomo. Ha due chance, non inquadra la porta. In due circostanze avrebbe potuto cercare la porta calciando col mancino, invece tenta l’assistenza ai compagni. Quest’anno non abbiamo ancora avuto il nostro bomber, per arrivare in alto ci mancano tanto i suoi gol…

PEDRO 6,5 – Si sacrifica meno di Felipe Anderson sulla fascia destra, a volte è superficiale nel ripiegare e lascia Marusic da solo a contenere Doig e Lazovic. Si fa “perdonare” con un gol da cineteca che ci porta in vantaggio. Ingenuo, invece, a causare il calcio di punizione del pareggio del Verona.

ANDERSON 6 – Entra per l’ultima mezz’ora di gioco e sembra stare discretamente. Qualche movimento sbagliato, ma anche qualche spunto degno di nota. Doveva rifiatare, veniva da una serie di partite consecutive impressionante. Purtroppo in avanti siamo cortissimi, possiamo solo sperare si riprenda.

SARRI 6 – Bene l’atteggiamento della squadra, poi il solito black-out di inizio ripresa, sono 17 punti persi da situazione si vantaggio. Quasi tutti con squadre di seconda o terza fascia. Quando riusciamo a sbloccare queste partite, i calciatori lo “tradiscono” facendosi sistematicamente rimontare. Gli sono vicino, perché quando si guarda in panchina ci sarebbe da essere sconsolati. Dovremo fare di necessità virtù e cercare di ricominciare a fare punti importanti con Atalanta e Salernitana