Lazio-Monza, le PAGELLE di Guido De Angelis: “La decide il bambino”

Al termine di Lazio-Monza arrivano le pagelle del nostro direttore Guido De Angelis. Ecco voti e giudizi ai calciatori biancocelesti.

PROVEDEL NG – Smanaccia in modo maldestro il primo pallone della sua partita, poi non può fare altro che sperare che Petagna venga pescato in fuorigioco. Non viene mai impegnato e passa una serata tutto sommato tranquilla. Merito della nuova solidità della Lazio e dell’imprecisione degli avanti del Monza.

LAZZARI 6 – Qualche spunto che dovrebbe provocare uno o due gialli, poi è costretto ad uscire dal campo per l’ennesimo infortunio. Problema al polpaccio, per fortuna c’è la sosta…

DAL 27’ MARUSIC 6,5 – Entra a freddo a causa dell’infortunio di Lazzari, pensavamo fosse fisicamente in riserva e invece contiene con serenità Ciurria e Colpani. Si prende un giallo per una piccola ingenuità quando nella ripresa, nel tentativo di proteggere una rimessa dal fondo, si fa sfilare il diretto avversario. Una piccola sbavatura che non macchia un’ottima prestazione.

CASALE 6 – Nel primo tempo è molto distratto assieme al compagno di reparto: si schiaccia spesso sulla porta e marca a distanza Petagna. Nella ripresa sale in cattedra e non sbaglia un anticipo, dimostrando grande affidabilità. Fino all’ultimi giro di orologio, quando si perde Caprari in area permettendogli un colpo di testa indisturbato.

ROMAGNOLI 6,5 – Mezzo voto in meno per qualche disattenzione che avrebbe potuto costare cara: nel primo tempo si perde sia Petagna che Machin in area piccola, partecipando al quasi-harakiri del gol del Monza, poi annullato. Si riprende nella seconda frazione di gioco, e nel finale calamita sulla fronte ogni cross.

HYSAJ 6 – Una discreta gara. Gioca indifferentemente a destra e a sinistra, è abbastanza pulito in uscita e come Marusic bada più alla fase difensiva che a quella offensiva. Lascia inspiegabilmente solo Ciurria in occasione dell’1-0 dei lombardi, per fortuna cancellato dal VAR. Cala alla distanza ma tutto sommato tiene bene un cliente molto scomodo come Carlos Augusto. Concentrato.

VECINO 5,5 – Ancora una volta titolare, è diventato quasi imprescindibile per gli equilibri tattici della nostra squadra. Nell’ennesima partita senza attaccanti di ruolo, riempie l’area di rigore con buona continuità, mancando l’appuntamento con la rete su cross di Pedro. Si becca una lieve insufficienza perché recidivo: come già accaduto con la Salernitana, cestina clamorosamente un’enorme occasione procurata da Felipe Anderson, senza trovare la porta.

MARCOS ANTONIO 5,5 – Fa rifiatare Cataldi ricevendo una chance dal 1’ in regia. Non la sfrutta a dovere, tutt’altro. Perde un pallone sanguinoso a inizio gara concedendo al Monza un 2 contro 2. Qualche minuto dopo tenta un passaggio in orizzontale che concettualmente non può esistere. A livello fisico non può reggere questo campionato, mi auguro possa mettere almeno qualche chilo in più. Gioca ancora pochissimi palloni rispetto a quanti ne vorrebbe l’allenatore. Crescerà sicuramente sotto la guida Sarri, ma credo gli servirà tanto tempo.

MILINKOVIC-SAVIC 6 – Per una volta si concede una partita da calciatore normale. Forse è un po’ condizionato dal Mondiale, non tenta quasi mai la giocata. Nel primo tempo cerca l’assist visionario per Pedro e conclude alto senza impensierire il portiere rivale. Al 35’ il suo mancino a botta sicura viene murato da Caldirola. Nella ripresa si prende poche responsabilità, pur risultando sempre di vitale importanza nei duelli aerei: sbroglia con la testa qualche palla inattiva. Spero si sia risparmiato un po’ per la trasferta di Torino.
PS – E’ molto bello vedergli dare consigli quasi come un papà a Luka Romero al momento del suo ingresso, come è molto bello il modo in cui va ad abbracciarlo nel finale, complimentandosi.

CANCELLIERI 5,5 – Un calciatore che deve imparare ancora tanto, tantissimo. Solo un sinistro in curva nei primi 45’, si dimentica del tutto la fase difensiva. Da disciplinare, ad inizio stagione entrava in campo con gli occhi della tigre, mentre da qualche mese sembra si sia spento. Era alla prima da titolare con la Lazio in Serie A, è evidente che non possa essere il primo cambio offensivo (speriamo se ne sia accorta anche la società.). Ha comunque margini di miglioramento ampi, è giovanissimo e dobbiamo aspettarlo.

FELIPE ANDERSON 7 – Non calcia mai in porta, ma è sempre dentro alla partita e si mette a disposizione dei compagni in maniera encomiabile. Due minuti di gioco e con una prodezza quasi va in porta, poi gioca da regista offensivo e va su tutti i palloni. Viene sempre incontro dando un’opzione ai centrocampisti. Nella ripresa non molla una sfera e sradica dai piedi del centrale del Monza il pallone poi servito a Cataldi per il possibile gol del raddoppio. E’ un Felipe diverso dal calciatore esplosivo di qualche anno fa, ma è incredibilmente più maturo e non esce mai dal match. Mi sta piacendo tanto, ha sostituito Immobile con caratteristiche ovviamente diverse ma come meglio non avrebbe potuto.

PEDRO 7 – Una partita da ampia sufficienza coronata dallo zampino sul gol-vittoria. Egregio nella gestione delle forze, si accende a strappi ma quando lo fa è sempre determinante nelle sue giocate. Bravissimo nel riempire l’area di rigore, calciare in precario equilibrio e chiamare Di Gregorio alla respinta imperfetta per il tap-in violento di Romero.

DAL 60’ BASIC 6,5 – Nulla di trascendentale, ma per una volta si prende una responsabilità e chiede a Pedro l’uno-due che poi è bravo a chiudere nella circostanza del gol. Mi piacerebbe fosse più nel vivo del gioco e che provasse qualche volta a cercare la porta. Comunque un buon impatto, mi auguro non sia la tipica rondine che non fa primavera. Timidi segnali di risveglio.

DAL 60’ CATALDI 7 – Ingresso decisivo, che cambia la partita. Da quando entra Danilo la palla viaggia a velocità doppia e la manovra è più fluida. E’ in un grande momento e subentra dimostrando di essere diventato l’indiscusso titolare davanti alla difesa. Non ha timore a gestire la sfera anche nei frangenti più scottanti, è cresciuto anche in personalità. E soprattutto ha riposato in vista di Torino, quando sarà chiamato alla prova del nove. Peccato per quel mancino strozzato: sull’assist di Felipe Anderson doveva tirare meglio e magari chiudere la partita. Aveva calciato bene anche una punizione, deviata in corner; e aveva battuto molto bene il seguente corner. Bravo Danilo!

DAL 46’ LUKA ROMERO 7,5 – Tanto acerbo quanto provvidenziale. Entra in campo con la voglia di spaccare il mondo e a volte eccede: qualche fallo di troppo, una conclusione velleitaria, ma anche tanta corsa. Si muove tanto, svaria sul fronte offensivo e sembra tarantolato. Il suo primo gol in Serie A vale tre punti e non è per nulla banale: è praticamente l’unico in tutto lo stadio Olimpico a credere nell’errore del portiere. Il suo ardore gli permette di farsi trovare pronto e spedire in porta un pallone che ci regala due punti in più in classifica. L’ha decisa, il bambino, e i suoi occhi al momento in cui si gonfia la rete sono bellissimi!

SARRI 7,5 – Accetta il palleggio del Monza ed è anche un po’ fortunato nel primo tempo, ma voleva vincerla con i cambi e grazie all’oculata gestione di Luka Romero. Altra partita senza concedere UN tiro in porta all’avversario, altra gara con la porta inviolata. Secondo 1-0 consecutivo, torniamo a vincere in casa dopo un mese abbondante. Nonostante un calendario folle e una quasi-impossibilità di preparare le partite, ci sta trascinando in altissimo, il nostro mister.