Lazio-Sassuolo 2-0, le pagelle di Guido De Angelis

La Lazio batte 2 a 0 il Sassuolo e alimenta il sogno chiamato Champions League. Al termine della gara torna il consueto appuntamento con le pagelle del nostro direttore Guido De Angelis,

PROVEDEL 6 – Inoperoso nei primi 45’, nella ripresa fa una sola parata – ma è molto importante – su un sinistro al volo insidioso di Berardi. Benissimo con i piedi.

LAZZARI 6 – Torna titolare dopo una vita, disputa un primo tempo molto accorto e intelligente senza far mancare le sue incursioni. Come sempre, al momento dell’ultima scelta si perde, come quando da pochi metri calcia debolmente in bocca a Consigli a fine primo tempo. Nel complesso fa bene, e in fase difensiva contiene senza affanni prima Laurienté poi Bajrami.

CASALE 6,5 – Nel primo tempo rompe spesso la linea per anticipare Laurienté e lo fa bene. Vince tutti i duelli con Defrel e non va mai in sofferenza.

PATRIC 7 – Primo tempo che si complica da solo: si esibisce in una serie di passaggi assurdi anche solo da concepire ad inizio azione, poi si fa bruciare da Frattesi in occasione della traversa del minuto 47. Fino al 90’ sarebbe insufficiente, ma ad inizio recupero salva un gol già fatto di Alvarez e ci regala tre punti. E nella sera in cui collezioniamo il record di sempre di “porte imbattute”, quel gol salvato vale forse un voto e mezzo.

MARUSIC 6 – Tiene su Berardi, concedendosi qualche sbavatura. Sempre timido nelle rare sortite offensive. Esce a metà ripresa per Hysaj.

HYSAJ 6 – Troppo morbido su Berardi, che marca a distanza nell’azione che termina con la sua conclusione mancina. Poi sale di livello e conduce anche due ripartenza potenzialmente pericolose.

LUIS ALBERTO 6 – Non sempre preciso nell’ultimo passaggio, prende un giallo sciocco alla fine della prima frazione. Ripresa di sofferenza, senza infamia e senza lode. Partita normale.

MARCOS 7,5 – Primi 25’ da visionario in fase offensiva ma anche da “medianaccio” in fase difensiva. Geniale l’assist per il gol di Anderson. Cala nella seconda parte del primo tempo, e nella ripresa dà tutto quel che ha fino a quando non ne può proprio più e chiede il cambio accasciandosi a terra.

BASIC 7 – Finalmente una sufficienza. Entra (finalmente, ribadisco) bene nel momento più difficile: lotta sulla bandierina e si fa fare fallo da Frattesi, poi spedisce il mancino a fil di palo, infine segna il primo gol in Serie A, quello della sicurezza.

MILINKOVIC 5,5 – Entra a freddo al 44’ per sostituire l’infortunato Vecino. Per la prima volta l’ho visto spento e limitarsi al minimo indispensabile. Deve tornare a lottare, il Sergente.

VECINO 6 – Si inserisce bene in avanti ma viene servito raramente. Servirebbe anche l’assist per il vantaggio di Immobile, annullato dall’arbitro dopo aver convalidato la rete. Certe cose capitano solo a noi… (Incrociamo le dita, rischiamo di perderlo per un po’ di tempo).

ZACCAGNI 7 – Inizia a rilento, carbura col passare dei minuti ed entra in partita. Anche oggi gioca da regista offensivo, fa ammonire da solo 4 calciatori del Sassuolo e a fine gare ha la lucidità di involarsi e servire Basic per il gol del raddoppio. Egregia prestazione, l’ennesima, per Mattia.

IMMOBILE 6 – Ha il demerito di partire in fuorigioco sul gol che avrebbe aperto le danze. E’ anche sfortunato, perché ritrovare la via della rete gli avrebbe dato un’iniezione di fiducia. Ha un’altra occasione, ma Provedel gli nega la gioia di un gol che all’Olimpico manca davvero da una vita. Esce furibondo. Senza i suoi gol sarà difficile rimanere in alto, lo aspettiamo. Forza Ciro!

PEDRO 5,5 – Entra al posto di Immobile e non si fa notare praticamente mai.

FELIPE ANDERSON 7,5 – Dà una gran mano a Lazzari in copertura e stappa la partita dopo uno stop delicatissimo ed elegante. E’ letteralmente ovunque, fa salire la squadra, conquista calci di punizione, sprinta, ci aiuta ad uscire, e nella mezz’ora finale gioca da prima punta e avvia l’azione del raddoppio. E’ diventato un giocatore totale, e ha cominciato anche a segnare. Chapeau!

SARRI 8 – Il voto più alto è sempre per il nostro Comandante. Ha trasformato una buona squadra in un collettivo davvero importante, e lo ha fatto praticamente da solo. Questa sera difendiamo la porta in modo a tratti commovente e conquistiamo tre punti importanti interrompendo un momento negativo. A San Siro sabato sarà durissima, ma non dobbiamo assolutamente mollare.