Lazio-Roma 1-0, le PAGELLE di Guido De Angelis

La Lazio si aggiudica il derby della Capitale contro la Roma, decide la rete di Mattia Zaccagni al minuto 65. Per i biancocelesti si tratta della seconda vittoria stagionale nella stracittadina.

Le pagelle del nostro direttore, Guido De Angelis:

PROVEDEL NG – Febbricitante, scende in campo in extremis e l’attacco avversario è così innocuo che avremmo potuto anche giocare senza portiere. Mai impegnato, ha solo una lettura sbagliata nel finale, quando smanaccia in corner un pallonetto docile. Inoperoso, altra partita con la porta imbattuta.

MARUSIC 6,5 – Una gara delle sue: molto inchiodato, scende pochissimo in avanti ma è sempre un muro in fase difensiva. Ha fisicità e temperamento, un peccato perderlo nel finale per un rosso che gli costerà almeno la prossima partita.

CASALE 6,5 – La fase offensiva del rivale è talmente nulla che non è neppure difficile fare bella figura. Disputa un ottimo derby, è in fiducia e non ha timore. Sbaglia qualche piccola lettura, è salvato dal VAR che gli cancella un autogol. Comunque positivo, vince praticamente tutti i duelli aerei.

ROMAGNOLI 7 – Si fa valere da leader in campo, non solo in difesa. Annulla Belotti con disarmante facilità, e va da Mancini ad azzittirlo, palesando tanta lazialità. Da tifoso, riesce a non soffrire il derby e lo gioca da veterano. Bellissime le dichiarazioni a fine gara, che rispondono al consueto parlar prima giallorosso.

HYSAJ 7 – Il ragazzo che abbiamo visto lo scorso anno è irriconoscibile. Da tre mesi gioca con grande continuità, non sbaglia praticamente nulla e garantisce affidabilità e corsa. Quando il suo passaggio è imperfetto, se la va sempre a riprendere con ferocia. Superbo in anticipo su Dybala, con immenso agonismo. Ha disputato un gran derby, è l’ennesima vittoria del mister.

CATALDI 7 – Recupera all’ultimo minuto, in settimana gli erano servite infiltrazioni e tanta pazienza nel non poter aiutare i compagni in Olanda. Ma Danilo voleva a tutti i costi giocare il derby. Schermato da Pellegrini e Dybala, il primo quarto di gara è molto faticoso, ma non si perde d’animo e fa sempre tanto movimento per cercare la posizione. Sale in cattedra con la superiorità numerica, gestisce il pallone sempre con grande tranquillità e con buone trame. Cresciuto tantissimo, la nuova guida tecnica gli ha cambiato la carriera.

MILINKOVIC 7 – Si è ripreso da un momento buio, giocando un derby tosto, fatto di tantissimi palloni, giocati tutti abbinando eleganza ed efficacia. Fa sempre la cosa giusta e cancella ogni possibile leziosismo, capendo perfettamente l’importanza della partita. Da uno come lui mi aspetto che vada al tiro più spesso, sta mancando un po’ negli ultimi 20 metri. Ma si è sacrificato tantissimo a chiudere veramente ogni possibile linea di passaggio. Fa espellere Ibañez e il modo in cui esulta è emozionante.

LUIS ALBERTO 7 – Un gran derby. Le azioni passano tutte dai suoi piedi, interpreta al meglio ogni fase di gioco, senza essere condizionato dal giallo al 25′. Lo vedo più grintoso, più cattivo. Nella ripresa prova il destro ma trova la risposta attenta di Rui Patricio. Conduce egregiamente la manovra e gioca con grande intelligenza. Al 73′ potrebbe chiuderla servendo Pedro tutto solo davanti al portiere, ma impiega una frazione di secondo in più e l’azione sfuma.

ZACCAGNI 8 – Ubriaca la corsia destra dei rivali, facendo ammattire Zalewski e Mancini. Si viene a prendere il pallone in difesa, fa salire la squadra, tiene la sfera incollata al piede, guadagna calci di punizione in serie, e trova un gol da grande giocatore, che gli vale la serata più bella della carriera e gli abbracci con i ragazzi della Nord a fine partita. Eccezionale, meriterebbe la Nazionale, ma ce lo teniamo con noi volentieri.

CANCELLIERI NG – Gioca l’ultimo quarto d’ora con buon piglio e tante accelerazioni. Spreca due ripartenze, una calciando invece di servire Anderson tutto solo al centro dell’area, l’altra sbagliando il filtrante con l’esterno per Milinkovic. Ma l’approccio è stato buono.

PEDRO 6,5 – In eterno movimento, dà una mano incredibile alla manovra, esibendosi in giocate d’altissima scuola in mezzo al campo. Sempre ben posizionato, non sempre preciso nella misura dell’ultimo passaggio. Gli murano due volte il destro violento, la sua esperienza a questi livelli è comunque fondamentale: indica le posizioni ai compagni, allarga la difesa giallorossa ed esce stremato a 10′ dalla fine.

BASIC NG – Per la prima volta Sarri mette un centrocampista per un’ala e chiude col 4-4-2. Il croato entra, prova ad accelerare su Zalewski e rimedia il giallo, poi perde un pallone sanguinoso in mezzo al campo, ma guadagna anche un fallo prezioso.

FELIPE ANDERSON 7 – Ha solo una chance nel primo tempo, sbaglia qualche appoggio da regista offensivo, ma si muove tantissimo e viene a palleggiare sulla trequarti che è una meraviglia. E il suo piedino è decisivo come all’andata: assist per Zaccagni e rete dell’1-0 che ha il suo zampino. Al 73′ manda in porta Luis Alberto con un tocco delizioso in anticipo su Smalling. Stacanovista, instancabile ma sempre lucido.

SARRI 10 – Ennesimo capolavoro, 11 anni dopo torniamo a vincere andata e ritorno e riusciamo anche a non prendere gol. Palleggiamo in viso all’avversario, prepariamo alla grande la partita pur avendo mezza squadra interrottata e assenze pesanti. Con grande pazienza sopperiamo all’assenza di un centravanti con atteggiamento encomiabile e un’organizzazione paurosa. Dobbiamo tutto a questo allenatore super. Tre derby su quattro vinti e sosta da secondi della classe. Oltre ogni più dolce sogno.