Le PAGELLE di Guido De Angelis: de Vrij tra i migliori, Milinkovic si accende nel finale. Pesano gli errori di Caicedo e Strakosha

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STRAKOSHA 4,5 – Su un cross lento e alto di Barberis non esce bene, sbaglia completamente la scelta e subisce il gol da Ceccherini (assistito anche dall’errore di Milinkovic). L’errore pesa, e tanto, sul risultato finale.

WALLACE 5,5 – Non fa male. Il problema è che è insicuro. Si vede quando porta palla, nelle decisioni che deve prendere. Fa la sua parte, ma la prestazione non è tale da meritare la sufficienza.

DE VRIJ 6,5 – Uno dei migliori in campo, non sbaglia un colpo. Sempre attento, salva sulla linea di porta il tiro calciato da Rodhen che avrebbe potuto chiudere la partita col 3-1.

RADU 6 – Dopo l’ammonizione non è il solito difensore. Si vede che è un giocatore che ha timore in seguito al giallo preso, infatti Inzaghi lo toglie all’inizio della ripresa (CACERES 6 – Entra bene, non fa errori).

BASTA 5,5 – Niente di che la sua gara oggi. Non affonda sulla destra, non si ricordano delle giocate importanti (NANI 4,5 – Mi dispiace dirlo, ma è un giocatore che pensa ancora con la mente di saltare l’uomo, ma poi non riesce a farlo in maniera pratica. Si vede che il ragazzo si impegna, purtroppo, però non riesce a dare quello che vuole).

MURGIA 6 – È condizionato anche lui dall’ammonizione, ma non fa male. Si propone in avanti, cerca di dare una mano a Leiva (PATRIC 4,5 – Si nota la differenza tra i titolari e coloro che non lo sono. Con tutto il rispetto del giocatore, a cui va fatto un plauso per l’impegno costante, con questi calciatori non si può andare in Champions League. Emergono i limiti suoi e del resto della panchina).

LEIVA 6,5 – Giocare con la diffida sulle spalle non è facile: sa che ogni intervento può essere pericoloso. È fondamentale la sua presenza nel sostegno del centrocampo.

MILINKOVIC-SAVIC 6,5 – Non mi è piaciuto nel corso della gara, ma realizza un gol bello e importante. Un’incomprensione con Strakosha lo porta a lasciare libero Ceccherini, poi il serbo esce nell’ultimo quarto d’ora, quando con qualità e grinta si porta la squadra sulle spalle: prima con la rete, in seguito con due colpi di testa interessanti

LULIC 6,5 – Instancabile, anche oggi è il solito inesauribile Lulic. Nonostante non abbia i piedi di Luis Alberto o Anderson, la sensazione è che possa sempre accadere qualcosa quando lui è in possesso del pallone.

FELIPE ANDERSON 6,5 – A volte ha delle pause che possono dare fastidio, è vero. Tuttavia le ripartenze sono state tutte portate avanti da lui, che serve a ripetizione cross in mezzo. Altra cosa è vincere le partite da solo: se poi ad ogni cross, c’è Caicedo in area di rigore, l’efficacia della giocata è diversa.

CAICEDO 4,5 – Prende la traversa, ma tutti lo dimenticheranno. O meglio, verrà ricordato per il tiro sbagliato a fine primo tempo, quando di fronte a Cordaz temporeggia e prova un mezzo-pallonetto assolutamente inefficace. Rovina quanto di buono fatto domenica scorsa e durante la gara di oggi (poco).

 

INZAGHI 8 – Per quello che si ritrova in panchina, fa quello che può. Nei cambi si arrangia con ciò che gli rimane. Il risultato dell’Inter non deve farci cambiare pensiero: tutti sapevamo che l’ultima giornata sarebbe stata decisiva. Poteva cambiare qualcosa nelle ultime ore, non è stato così, quindi tutto è come prima: domenica avremo il destino tra le mani. Dipende dalla Lazio, dalla gente che verrà allo stadio: chi ci crede, faccia il biglietto, gli altri possono anche non venire all’Olimpico.

 

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