Giannichedda a ‘Quelli che’: “E’ impossibile vedere la Lazio senza tifosi. Lotito? Mi ha richiamato per tornare ma…”

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Intervenuto ai microfoni di ‘Quelli che hanno portato il calcio a Roma’ su Radiosei 98.100, l’ex centrocampista biancoceleste Giuliano Giannichedda ha parlato della sua nuova avventura sulla panchina del Racing Roma, che ieri è iniziata con la conferenza stampa di presentazione: “Sono contentissimo di questa mia nuova esperienza, era il momento di provare a crescere dal punto di vista personale. Mi ha chiamato il presidente e mi ha proposto un progetto con i giovani, che non ho fatto fatica ad accettare. E’ la mia prima esperienza da allenatore ad alti livelli e lunedì partiamo per il ritiro. Il discorso tattico nasce con i giocatori, ma il mio primo obiettivo è quello di lanciare qualche elemento in Serie A. In che categoria giocheremo? Abbiamo chiesto il ripescaggio in Lega Pro, attendiamo a breve il responso”. In campo ci sarà una vecchia conoscenza della Lazio, quel Claudio De Sousa che militò nella Capitale nella stagione 2004/2005, con soltanto 4 presenze e 1 gol all’attivo: “E’ stato merito del presidente, che lo conosceva e lo ha chiamato. Dopo una stagione non brillante aveva voglia di riscattarsi e ha scelto noi. E’ un ottimo giocatore, so bene il percorso che ha intrapreso, farà sicuramente bene. Come tipologia di giocatore somiglia a Zaza, bravo tecnicamente e rapido. CI darà una grande mano.” Infine un pensiero sulla Lazio attuale, con particolare attenzione all’attrito tra società e tifosi: “Sto seguendo la vicenda e mi dispiace. E’ brutto vedere che non c’è entusiasmo, ma ogni anno si verificano delle vicende societarie che ricadono inevitabilmente sulla squadra. Molti giocatori vogliono andare via e questo non è bello. Alla nostra epoca non era così, ma a volte ci sono delle situazioni che portano la società a fare delle scelte impopolari, dettate dalla poca chiarezza che c’è intorno. Questa confusione però fa male soltanto ai tifosi, che hanno la fede. E’ impossibile vedere la Lazio senza i propri sostenitori. Una chiamata del presidente per tornare? Non ci lasciammo malissimo ma neanche bene. Devo dire la verità che mi richiamò per allenare nel settore giovanile, ma non era ancora il momento perché ero in Federazione e stavo facendo i corsi a Coverciano. Dopo qualche anno comunque ci siamo riparlati e abbiamo chiarito.”

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